Per le controversie tra cittadini e Ministero dell’Economia e delle Finanze concernente le pensioni di guerra, i benefici spettanti ai perseguitati politici e razziali, i benefici spettanti agli internati in campi di sterminio KZ e le pensioni militari tabellari, sono previste due strumenti di tutela che si azionano mediante o un ricorso amministrativo in via gerarchica o un ricorso giurisdizionale.
I ricorsi gerarchici possono essere presentati avverso i provvedimenti relativi ai trattamenti pensionistici di guerra (revoche, aggravamenti, inabilità, medaglie) emessi dalle Ragionerie Territoriali dello Stato o dalla Direzione dei Servizi del Tesoro per i provvedimenti relativi a cittadini italiani residenti all’estero, o avverso le Delibere o le Determinazioni negative dei Benefici economici diretti, indiretti e di reversibilità a favore dei perseguitati politici antifascisti o razziali, degli ex internati civili in Germania e loro familiari superstiti, dei deportati nei campi di sterminio nazisti KZ e dei loro congiunti (Legge n. 94/1994 e n. 932/1980).
È ammesso ricorso gerarchico entro il termine perentorio di 30 giorni dalla data di notifica del provvedimento stesso (art. 6 DPR n. 377/1999). La decisione finale viene adottata con decreto del Direttore della Direzione dei Servizi del Tesoro.
Con riferimento invece al contenzioso giurisdizionale, incardinato innanzi alla Corte dei conti, va precisato che, per quanto riguarda le pensioni di guerra e le pensioni militari tabellari, per la rappresentanza e difesa in giudizio del Ministero sono competenti, in primo grado, le Ragionerie territoriali dello Stato e, quando sia stato proposto ricorso gerarchico o per i residenti all’estero, la Direzione centrale dei Servizi del Tesoro. In grado d’appello la competenza spetta solo alla Direzione centrale dei Servizi del Tesoro.
Per quanto riguarda i perseguitati politici e razziali e gli internati in campi di sterminio KZ, la rappresentanza e difesa in giudizio del Ministero, sia in primo grado che in appello, spetta alla Direzione centrale dei Servizi del Tesoro.