A coloro che, durante il periodo fascista, hanno subìto persecuzioni per motivi politici o razziali e, in via indiretta o di reversibilità, ai loro familiari (vedove e orfani), vengono concessi, a domanda:
- assegno vitalizio di benemerenza previsto dall’art. 3 della legge 22 dicembre 1980, n.932, che modifica la Legge 96 del 10/03/1955;
- accreditamento, a carico dello Stato, dei contributi figurativi sulla propria posizione assicurativa o su quella del dante causa esistente presso la competente sede dell’INPS, come contemplato dall’art. 2 della legge 22 dicembre 1980, n.932 che modifica la Legge 96 del 10/03/1955 (beneficio non reversibile);
- qualifica di perseguitato politico-razziale ai sensi delle leggi 8 luglio 1971, n.541 (PDF, 76 KB), 16 gennaio 1978 n.17 (PDF, 73 KB) e 15 aprile 1985, n.140 (PDF, 196 KB)(beneficio non reversibile).
I benefici in favore degli ex perseguitati politici e razziali si distinguono in:
- benefici diretti e benefici indiretti per i quali la Direzione dei Servizi del Tesoro provvede alla concessione dietro pronuncia della competente Commissione per le provvidenze ai perseguitati politici italiani antifascisti o razziali e loro familiari superstiti;
- benefici di reversibilità per i quali la Direzione dei Servizi del Tesoro provvede direttamente alla voltura del trattamento.
Recapiti e orari del Servizio informazioni della Direzione dei Servizi del Tesoro (DST):
- Indirizzo: Via Venti Settembre, 97 - 00187 Roma
- Tel. 06.47615580- 5587 (attivo dal lunedì al giovedì dalle ore 9,00 alle ore 12,30 e dalle ore 15,00 alle ore 17,00; il venerdì dalle ore 9,00 alle ore 12,30)
- E-mail: informazionidst.dag@mef.gov.it
- PEC della DST: dcst.dag@pec.mef.gov.it