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Al via la nuova versione del portale Open Data NoiPA del MEF

NoiPA, la piattaforma informatica unificata dei servizi di natura giuridico-economico della Pubblica Amministrazione, incluse le procedure concernenti la gestione degli stipendi dei dipendenti pubblici, ha un nuovo portale Open Data, raggiungibile su internet a questa pagina, in cui sono pubblicati i dataset relativi agli amministrati, contenenti circa 10 milioni di triple RDF (metadati strutturati).

Nel nuovo “Open Data NoiPA” si semplifica ulteriormente l’accesso a dati pubblici nazionali da parte dei navigatori perseguendo tre obiettivi: garantire la trasparenza delle attività svolte dalla PA, valorizzarne al massimo il patrimonio informativo, permettere ai cittadini di consultare e utilizzare dati in forma aggregata riguardanti gli impiegati pubblici.

Il portale è stato progettato per offrire il massimo livello di apertura e machine readability dei dati che l’evoluzione tecnologica attuale consente. La pubblicazione di dati machine readable permette a cittadini, aziende o altre amministrazioni di utilizzare il patrimonio informativo pubblicato al fine di creare statistiche evolute anche mediante l’integrazione di altre fonti di dati, nuove applicazioni, app mobile. Sarà così possibile utilizzarli per produrre, a titolo esemplificativo, statistiche o dashboard avanzate che rappresentano l’evoluzione dei dipendenti pubblici, in termini di numero, sesso o fascia d’età, il territorio con maggior concentrazione di lavoro pubblico o l’analisi sulla popolazione dipendente degli enti amministrati da NoiPA.

Lo sviluppo è stato portato avanti, in collaborazione con la Sogei, nell’ambito del programma “Cloudify NoiPA” che prevede grazie a fondi europei il potenziamento della piattaforma con tecnologie cloud e l’uso dei big data, basandosi su strumenti che permettono la navigazione ed elaborazione dei set di dati secondo il modello Linked Open Data (LOD), lo standard tecnologico ad oggi più elevato per il trattamento di banche dati sul web. Grazie al LOD anche sistemi automatizzati possono collegare i dati e metterli in relazione tra loro, utilizzando riferimenti semantici e abilitando così ricerche più dettagliate, precise e veloci. Per il modello di catalogazione Open Data identificato da Tim Berners-Lee (il fisico inventore del World Wide Web) il LOD rappresenta il massimo livello di qualità. Sono diverse le PA italiane che già pubblicano con questo standard tra cui Camera, Senato, ISTAT, MIUR e MIBACT, ora anche per il MEF la classificazione passa da 3 a 5 stelle: da dati pubblicati in formato CSV a dati strutturati e codificati in formato non proprietario, dotati di collegamenti con altri dataset.

Il nuovo portale sarà dotato, inoltre, dello strumento open source “LodLive”, che permetterà di rappresentare graficamente i dati abilitando una visualizzazione semplice e intuitiva delle connessioni esistenti tra i vari Dataset presi in considerazione. LodLive consente di navigare le connessioni tra le risorse collegate in modo dinamico ad esempio nel caso di NoiPA aggregando i dati sui dipendenti in base alla localizzazione geografica e all’amministrazione (si veda il grafico).

L’investimento necessario a migliorare lo standard di qualità dei dati, nell’ambito del finanziamento UE a Cloudify NoiPA, ha superato di poco i 200.000 euro e lo sviluppo è stato gestito direttamente dalla Direzione dei Sistemi Informativi e dell'Innovazione del Dipartimenti degli affari generali, del personale e dei servizi (DAG) del Ministero.

L’infrastruttura tecnologica costruita a supporto del progetto e le modalità di esposizione dei dati consentiranno inoltre, nell’immediato futuro, di ampliare il patrimonio informativo messo a disposizione di tutti. Si tratta di un’ulteriore tappa del processo di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione attuato secondo i criteri di trasparenza economica e gestionale che il MEF persegue con NoiPA.